“No no, non spenderò mai soldi per promuovere la mia attività online! Ma se si possono ottenere gli stessi risultati in maniera gratuita, perché investire i miei risparmi su annunci a pagamento su Google Ads?”
Dimmi la verità, hai mai sentito o detto queste parole? Credo che sia capitato almeno a tutti una volta nella vita, specialmente per chi, giustamente, non è del settore.
Non avendolo mai utilizzato e dovendo aprire una nuova attività, è normale che sorga qualche dubbio in merito e l’idea di pubblicare il primo annuncio online lascia perplessi.
Si ha paura di non riuscire a farlo come si dovrebbe e di rischiare di buttare via i propri soldi.
Ma le Google Ads, servono davvero?
In quali casi è bene dedicarsi a questo mezzo e quando si può evitare di utilizzarlo?
Facciamo un po’ di chiarezza sul mondo degli annunci pubblicitari Google.
Google ADS, cosa sono?
Si tratta di una vera e propria piattaforma aperta a (quasi) ogni inserzionista, permettendogli di promuovere la propria attività online mediante l’utilizzo di annunci a pagamento.
Hai presente quei risultati di ricerca che sono evidenti prima dei link organici, quelli con la dicitura “ann.” davanti? Ecco. Sono proprio quelli.
Primi fra tutti, evidenti e mirati.
L’iscrizione è gratuita e persino la formazione e la qualifica per utilizzare tale strumento lo sono, ma le inserzioni, ovviamente, costano.
L’advertiser, o meglio, colui che si impegna a promuovere l’azienda che rappresenta, investe per avere determinati risultati.
L’andamento di tale raggiungimento dell’obiettivo è misurabile e tracciabile, così da poterlo gestire nel migliore dei modi, osservarne la riuscita ed eventualmente ciò che andrebbe modificato per ottenerla.
La pubblicità è da sempre importante, in quanto unico reale mezzo per poter far conoscere le proprie attività a un pubblico profilato.
È solo cambiata nel tempo.
In passato venivano elaborate campagne pubblicitarie cartacee, focalizzate a catturare l’attenzione, ma lanciate nel grande mare dell’utenza.
Venivano affissi cartelloni pubblicitari, trasmesse le classiche “reclam” atte ad attirare l’attenzione laddove il potenziale cliente, distratto, stava facendo tutt’altro.
Con il tempo le cose sono mutate.
Non è più la pubblicità che va a scovare la persona interessata (che magari neanche sapeva di esserlo fino a quel momento) ma è il soggetto stesso che si muove, ispeziona e trova quello che cerca.
Il nostro compito è di essere lì, tra i primi risultati, quando compie questa opera di ricerca di informazione.
Come funzionano gli annunci online
Per prima cosa, ancora prima di iniziare ad imbastire il nostro annuncio, è bene essere a conoscenza del business che si vuole sponsorizzare.
Non solo sapere a grandi linee di cosa tratta, ma conoscerlo in maniera approfondita.
I pro e i contro, ciò che è bene che venga detto e cosa no.
In secondo luogo, è obbligatorio essere pienamente consapevoli del target a cui ci si vuole rivolgere. Età media, utilizzo, luoghi prediletti, sono tutti fattori fondamentali e che, inoltre, vengono richiesti durante la configurazione del processo che porta alla pubblicazione dell’inserzione.
In ultimo, ma non meno importante, l’attività deve avere il suo posto nel mercato, essere definita, chiara, consapevole di cosa vuole ottenere e di dove vuole arrivare.
Stabilito ciò, possiamo anche comprendere al meglio quale delle alternative usare offerte dalla piattaforma Google Ads.
Elenchiamoli insieme:
- Inserizioni Search. Questa tipologia di annuncio rappresenta tutto ciò che è testuale e che appare nella pagina dei risultati dei motori di Google, sempre se l’utente, ovviamente, ha volontariamente scritto una domanda specifica corrispondente alle keywords selezionate dall’advertiser. Importantissimo: ad attivare questo tipo di annuncio sono proprio le parole chiave. Quindi l’annuncio abbinato alla tipologia search apparirà solo ed esclusivamente se la ricerca dell’utente è pertinente rispetto ad esse.
- Inserzioni Display. Come potrebbe essere automatico pensare, proprio come esistono annunci di tipo testuale, esistono annunci anche a livello grafico e sono proprio quelli che vengono elaborati in questa sezione. I classici banner che sbucano fuori all’improvviso, spesso molto efficaci, oppure i video che vengono poi visionati all’interno di determinati siti web terzi (magari YouTube), sono collegati alla rete relativa al contenuto. Si tratta di una soluzione davvero notevole, capace di fornire grandissimi profitti. Si sa, il visual attira sempre molto l’attenzione e porta l’utente a procedere all’azione, in determinati casi, in maniera più immediata.
- Inserzioni di Shopping. Questi annunci sono strettamente legati agli e-commerce. Perché? Semplice, la costruzione di tali annunci è sviluppata con immagini di prodotto insieme alla marca, al prezzo e ad una breve descrizione. Sono posizionati solitamente in alto rispetto alla pagina dei risultati di Google oltre che nell’apposita sezione definita “Google Shopping” sotto la barra di ricerca (accanto a immagini, video, notizie, etc.).
Come procedere alla creazione e allo sviluppo di un annuncio
Di solito consiglio di affidarsi a un professionista se non si è sicuri o molto capaci, questo per impartire un annuncio che si rispetti e che abbia tutti i requisiti idonei e che, soprattutto, possa essere capace di far ottenere i risultati sperati.
Si tratta di soldi e per quanto, inizialmente, il costo potrebbe essere anche abbastanza contenuto, non vorremmo mai che vengano gettati via inutilmente, giusto?
Detto ciò, la prima cosa da sapere è che occorre avere un account gmail, sempre che tu non lo abbia già, in quanto ogni cosa in termini di Google è collegata.
Questo sicuramente per interesse, ma anche per favorire una migliore performance.
Creare un account Google Ads di per sé può essere molto semplice, occorre seguire una procedura manuale volta a portarti velocemente al suo compimento.
Non appena ti sarà possibile, verrai indirizzato verso la creazione di una campagna all’interno della quale potrà essere presente una o più inserzioni.
La prima cosa che devi chiederti è questa: quale è il mio obiettivo?
Ne avrai un po’ tra cui scegliere e sono proprio questi:
- Brand awarness e copertura: questo è quello che devi scegliere se, come da nome, vuoi far conoscere il tuo business a più persone possibili. È una vera e propria diffusione dell’immagine aziendale, atta allo scopo di costruirne una rete di persone che sappiano della sua esistenza.
- Traffico: in questo caso si ha la possibilità di veicolare l’utente a compiere un’azione ben precisa. Studiata in precedenza. Per esempio, cliccare su un bottone che porti a una landing page contenente le informazioni che vuoi che il visualizzatore percepisca.
- Considerazione del brand: scegliendo questa possibilità vuoi cominciare a costruire la tua reputazione, o meglio vuoi che il potenziale cliente, laddove abbia un reale bisogno, si ricordi di te, e di quanto rappresenti la soluzione al suo problema.
- Lead generation: la tua finalità è quella di ottenere i contatti degli utenti profilati che visitano il tuo annuncio? Allora questa è la modalità migliore per te. Qui la gente sarà portata a cliccare per visitare il sito ma anche a compiere un’azione di rilascio dei dati. Dati che ti serviranno sicuramente in seguito con ulteriori strategie come quelle relative all’email marketing.
- Vendita. Vuoi che i tuoi prodotti vengano venduti sul tuo e-commerce? Questo obiettivo fa al caso tuo. La realizzazione della conversione nel momento stesso in cui l’utente acquista effettivamente qualcosa sulla tua piattaforma.
- Promo di App.Se possiedi una applicazione che vorresti far scaricare all’utente finale.
- Crea campagna senza obiettivo. Vuoi mantenere la campagna neutra? Non hai ancora deciso il tuo principale scopo? Vuoi avere più possibilità in una sola volta? Allora rivolgiti a questa possibilità.
Conclusa questa parte, ti verranno elencate ulteriori impostazioni da configurare inerenti al tuo futuro annuncio:
- Posizionamento dell’annuncio
- Localizzazione a cui vuoi puntare
- Segmenti di pubblico desiderato
- Quali lingue vuoi che siano nell’impostazione del browser
- Budget da utilizzare
- Metodo di pubblicazione
- Offerta
- Rotazione annunci
Se non sei convinto di come settare l’inserzione nelle varie voci, il consiglio è ancora valido: rivolgiti ad un team di professionisti.
L’improvvisazione non è mai una buona alleata.
Una delle cose fondamentali da capire, però, è il budget.
Ci hai pensato anche tu leggendo l’elenco degli oggetti relativi alla compilazione de modulo, non è vero? Vediamo quanto, all’incirca, si potrebbe spendere affidandosi a questo sistema pubblicitario.
Google ADS si, ma quanto mi costa?
Partiamo da quelli che sono i costi, per così dire, fissi. Quelli relativi alle singole inserzioni. Sempre che tu voglia procedere da solo ad avventurarti in questo mondo.
Come si può immaginare, il prezzo è variabile. Tutto dipende da quali sono le tue possibilità di investimento e gli obiettivi che intendi raggiungere mediante questi.
Devi sapere che il costo di Google Ads è quasi sempre strettamente legato ai click che l’utente compie anche se si può decidere di stabilire una cifra precisa per un’azione specifica o per il raggiungimento dell’obiettivo stabilito.
La spesa – che è mensile – è la medesima della spesa giornaliera che deve per forza essere moltiplicata per il numero dei giorni che sono presenti in un mese.
Ma avendo la facoltà di decidere, naturalmente, quanto spendere, occorre riuscire ad avere una misura necessaria grazie alla quale è possibile orientarsi su una cifra mensile piuttosto che un’altra (100€ al mese? 500€? 1000€?).
Questa scelta è legata al costo per click e quanti di questi si trasformino effettivamente a vendite certe. Ma, per valutare queste misure, è bene (necessario) avere uno storico.
In definitiva, è possibile che le prime spese vengano usate come test, per possedere un’idea di massima degli investimenti richiesti, che ti servirà poi per impostare poi la giusta spesa.
Il costo della consulenza, invece, dipende dal lavoro che si intende affidare. Può coprire:
- La creazione dell’account con le corrette impostazioni;
- La progettazione e la realizzazione delle campagne;
- L’implementazione della lAnding page desiderata
- L’elaborazione di materiale specifico come foto, testi, video e così via…
Sebbene spesso sia presa sottogamba, la creazione di campagne Google Ads non è per cosa semplice.
Se fatta nella maniera corretta può portare a notevoli risultati in poco tempo, in caso contrario a una perdita totale dei propri fondi.