In passato si è sentito moltissimo parlare di Facebook Ads, delle inserzioni diffuse attraverso la piattaforma blu e di quanto potesse essere utile al fine di incrementare la visibilità delle attività online.
Sembrava che ogni strategia che si rispettasse dovesse per forza di cose includere anche suddetto Social Network perché senza di esso nulla avrebbe avuto senso.
Con il passare degli anni, però, alcune opinioni sono cambiate, lasciando perplessità derivate dai numerosi social media nati all’improvviso e dall’incremento del loro utilizzo da una grandissima fetta della popolazione.
Quasi come se il famoso strumento ideato da Mark Zuckerberg non valesse più la pena di essere preso in considerazione. Ma è realmente così? Il nostro amico Facebook ha perso di rilevanza con l’introduzione di mezzi come Instagram, Tik Tok e piattaforme similari?
Facebook Ads: ecco di cosa si tratta
Si tratta di una piattaforma nativa Facebook che permette di creare inserzioni e campagne di sponsorizzazione proprio utilizzando il canale in questione.
Questo perché all’interno del social, le persone inseriscono spontaneamente i propri dati e interessi nelle descrizioni, cliccando su determinate pagine o seguendo trend che determinano quelli che sono i loro scopi e obiettivi.
Viene da sé capire perché si sia sempre trattato di un mezzo efficace al raggiungimento della creazione di valore e di promozione di brand e professionisti.
Non è un mistero che, negli anni passati, l’arrivo dei social media abbiano completamente travolto il modo di relazionarsi, comunicare e di interagire; non solo, anche il business è mutato, catapultandosi in questo universo capace di far ottenere numerose possibilità di conoscenza e vendita.
Come canali pubblicitari hanno agito perfettamente ottenendo nuovi lead – contatti – trasformandoli in clienti.
Non solo momentanei, ma duraturi e fidelizzati.
Sai quale è stata la cosa positiva e soprattutto anche innovativa all’epoca?
Il fatto che Facebook Ads fosse uno strumento capace di funzionare sia nel B2C sia nel B2B, dapprima mondi completamente separati che avrebbero richiesto strategie e pianificazioni del tutto differenti.
Un ulteriore beneficio?
Quello del costo, notevolmente limitato rispetto a modalità utilizzate nel passato e la possibilità di procedere alla proliferazione più dettagliata.
Ma cosa rende Facebook Ads ancora più speciale?
Beh, Mark non è stato sprovveduto perché, sia in questo famosissimo social che, successivamente, su Instagram, ha inserito la versatile e utile gestione delle inscrizioni che rende la creazione di campagne apposite, molto rapida, comprensibile e realizzabile in pochi clic.
Questo ha permesso di avvicinare sempre più persone al mondo dell’Advertising via social e ha portato a grandi utilizzi.
Ecco un contro, però.
La facilità di implementazione delle inserzioni ha portato a un’inflazione dello strumento in alcuni casi e alla diffusione di informazioni poco reali o veritiere in altri.
Laddove la sponsorizzazione di un post è diventata un’attività che può essere finalizzata dai più, perché alla portata di tutti per semplicità, bisogna sempre ricordare che un conto è partire con delle promozioni completamente spinti dall’entusiasmo e tutt’altro è realizzare una strategia di marketing e progettare campagne complesse capaci di portare e garantire reali ed elevati profitti.
Nonché clienti sicuri e fidati.
È bene che vengano studiate tutte le possibilità e tutte le capacità dei mezzi di comunicazione di cui stiamo parlando in modo tale che, chi come lavoro effettua proprio inserzioni per le aziende possa ottenere reali performance.
?’improvvisazione, se funziona, difficilmente procede regalando gioie e risultati nel lungo termine.
Si tratta di digital marketing, non di piacere personale.
Ognuno è padrone di agire come meglio crede, il divertimento, la curiosità e la sperimentazione sono da sempre qualità utili in una fase inziale, ma è bene ricordare che prima di lanciarsi nell’ideazione di campagne che potrebbero anche far perdere dei soldi, è bene analizzare una precisa strategia d’azione.
Definizione degli obiettivi
Come per ogni business plan che si rispetti, la prima cosa che occorre stabilire sono gli obiettivi e dove si vuole arrivare. Vuoi far vedere il tuo nuovo brand al tuo possibile pubblico?
Vuoi vendere servizi o prodotti?
Ecco, sono queste le domande che devi porti prima di intraprendere una campagna degna di nota e capace di fornirti farà di possibilità di successo.
Quali sono questi obiettivi?
Possiamo raggrupparli in tre insiemi:
- Notorietà: esattamente come dicevamo, riguarda la volontà di far conoscere la propria attività, a far crescere la brand reputation awarness del prodotto. Può essere lo scopo di un’azienda nuova o che vuole puntare a clienti nuovi.
- Conversione: di solito si tratta della finalità più considerata e conseguita. O meglio, tutto ciò che può direzionare gli utenti ad acquistare quello che si vuole offrire.
- Considerazione: ovvero gli obiettivi di comunicazione e interazione con il pubblico.
Insomma, in definitiva è bene visualizzare quelle che sono le questioni fondamentali per noi e per il nostro brand. Non possiamo avere il medesimo scopo di un’altra azienda che si occupa di tutt’altro o che abbia posizione nel mercato di riferimento differente.
Dopo aver stabilito quella che, senza ombra di dubbio, è la parte più importante, dobbiamo andare avanti con la procedura relativa alla configurazione delle inserzioni.
Definire il target, il messaggio testuale che si vuole diffondere e la grafica inerente ad esso. Non solo, verrà stabilito anche il numero dell’utenza raggiunta sulla base di quanto si intende investire.
Da qui scaturisce una domanda fondamentale: quanto cosa Facebook Ads?
Il costo di Facebook Ads, scopriamolo insieme
Diciamocelo, va bene tutto, ma alla fine quello che ci deve inevitabilmente interessare è anche il costo.
Quanto dobbiamo investire per permetterci di raggiungere il nostro obiettivo?
Come potrai immaginare la risposta è sempre la stessa: dipende. Tutto è messo a tavolino, quello che vogliamo pubblicizzare, chi è il pubblico che dobbiamo colpire e il numero di competitors che sussistono nel mercato.
Il punto è che non si può definire un costo totale senza aver tenuto in considerazione tutte le variabili, o meglio, come tali somme vengono stabilite.
Non ha un prezzo fisso come i classici metodi pubblicitari – o cartacei – che forniscono preventivi più specifici sulla base di quanto spazio si vuole prendere per promuovere una determinata attività, senza avere, però, la certezza di ottenere quanto richiesto.
In questo caso si segue un sistema ad asta tra gli advertisers per conquistare la pubblicizzazione di un singolo annuncio.
In che senso?
Il punto è che occorre “vincere” per potersi aggiudicare il posto in prima linea, in quanto gli utenti Facebook possono vedere un numero limitato di inserzioni al giorno (dipende dal tempo che trascorrono sulla piattaforma, quindi le visualizzazioni giornaliere sono comunque limitate dal pubblico presente in Facebook).
Ma quali sono i criteri per essere classificati come coloro degni di essere visti o meno? Te lo stai domandando sicuramente, ed i fattori sono i seguenti:
- Chi hai intenzione di profilare;
- Il coinvolgimento che puoi essere in grado di avere da parte degli utenti;
- Il timing.
Viene da sé che se si tratta un settore altamente competitivo, il prezzo tenderà a salire.
Un po’ come fosse un’asta, appunto.
Ecco i fattori che possono incidere sulla visualizzazione di un determinato annuncio o meno.
Ma come si paga?
Anche in questo caso dipende. Anzi, puoi scegliere.
- Puoi decidere di pagare per ogni visualizzazione che il tuo annuncio riceve, questo metodo è chiamato per impression. È consigliato qualora volessi raggiungere più persone possibili.
- la seconda scelta vede i click come protagonisti: infatti puoi scegliere se pagare solo per ogni volta che qualcuno compie un’azione concreta sul tuo Ads. Qui la questione si fa più ardua ma anche più proficua, specialmente se lo scopo finale riguarda proprio la vendita di servizi o prodotti o, ancora, l’acquisizione di nuovi contatti. Da qui, la conseguente necessità di far finire i potenziali clienti su una landing page ben strutturata.
- Infine, il prezzo verrà emesso se e solo se un utente compie un’ulteriore azione, ancora più reale: una compilazione di un form o l’acquisto effettivo di quanto si intende vendere. Quindi un pagamento per action.
Detto questo, nulla può impedirti di provare a raccogliere risultati mediante questo strumento che ha aiutato moltissime imprese a risultati importanti, vendite e fan fidelizzati.
Perché è vero, potranno uscire nuovi sistemi, ma ogni mezzo è in continuo mutamento, ed anche Facebook come piattaforma è cresciuta e maturata con il tempo.