Ormai fanno parte del nostro mondo, non sapremmo più vivere senza e non avremmo idea di come fare per interagire con gli altri, sia per fini personali che per fini professionali.
Di cosa sto parlando? Ovviamente dei social network.
Ma la domanda che spesso le persone si fanno è se queste piattaforme siano o meno realmente utili, sia in termini personali che professionali.
Ma soprattutto, se debbano servire veramente tutti i social per riuscire ad accrescere i propri profitti.
Bisogna prestare la giusta attenzione e capire realmente i propri bisogni.
Non pensare che avendo tutti i canali social aperti e che essendo presente su più piattaforme si riesca a trovare immediatamente clienti fidati, con una fila di persone pronte ad acquistare da te.
Non è cosi (purtroppo!), non funziona così.
Chiariamo subito un concetto: i social servono per comunicare, per farsi conoscere, per interagire, per creare relazioni che potrebbero essere fruttuose e che sicuramente incrementerebbero la tua reputazione e, perché no, il tuo business.
Ma non sono i mezzi che ti portano direttamente ed esclusivamente alla vendita diretta, fredda e fine a sé stessa.
Se il tuo scopo è solo quello meglio lasciar perdere.
Inoltre, non credere a tutto ciò che vedi.
Non pensare che il competitor che ha otto milioni di “mi piace” sia, inevitabilmente più avanti di te, e non partire dal presupposto che il numero dei follower determini quello che rappresenti o quello che potresti diventare.
Perché davvero non è così.
Non è tutto oro quello che luccica e in questo caso, mai frase fu più vera.
I like si comprano, i follower si acquistano a pacchetti e la maggior parte dei contenuti, se non sono realizzati ad hoc e non soddisfano certi requisiti, sono utili come un tacco di una scarpa.
Il trucco sta nel dare più importanza alla qualità dei seguaci piuttosto che al numero di fan che ottieni.
Le interazioni che hai, con le persone che ti seguono per interesse e con una motivazione reale, è un valore aggiunto che ti fa avere più credibilità e fidelizzazione.
Mettiti nei panni degli utenti.
Ormai non c’è nulla di nuovo, non c’è nulla da scoprire.
Sono invasi da post, annunci, pubblicità, che magari promettono, ma che alla fine della storia, non realizzano nulla.
Ma allora abbiamo bisogno davvero di tutti i social o meglio puntare alla qualità?
Social sì o social no?
Per capire se la tua azienda ha bisogno di essere presente sui social ed eventualmente capire di quale piattaforma si ha strettamente bisogno, occorre analizzare i propri obiettivi.
Perché essere sui social? Cosa vuoi comunicare e qual è il tuo scopo?
Cosa ti interessa raggiungere e soprattutto, chi?
Queste sono tutte domande che occorre farsi in modo tale da avere una ben chiara analisi della situazione aziendale e di quelle che si reputano le mancanze del business in questione.
A quale pubblico vuoi arrivare?
Anche questo rappresenta un obiettivo di grande rilievo, perché sulla base delle persone che vuoi raggiungere, deciderai il social network più consono.
Ogni piattaforma sociale ha il suo pubblico, il suo target e devi capire dove puoi scovare coloro che accrescerebbero la tua immagine.
Ricordati inoltre che devi avere una discreta personalità perché è ciò che ti consentirà di avere successo e di attrarre il giusto pubblico.
Ma ricorda, devi essere te stesso.
Non puoi e non devi mentire al riguardo, le persone non sono stupide, erse snaturi il tuo brand rischi di ottenere l’effetto contrario.
Dovrai parlare di cose reali, di temi che racchiudono il tuo brand e che raccontano di te, di come sei realmente e di quella che è la mission e ideologia della tua impresa.
Insomma, devi portare il cliente (o potenziale) a fidarsi di te.
Essere presenti sui social network non è da tutti, chi vuole attrarre deve essere in grado di farlo!
Quali Social Network vanno bene per il proprio business
Abbiamo fatto chiarezza su qual è il reale significato di social network e cosa implica farne parte.
Ma quindi, morale della favola, è obbligatorio usare ogni tipo di canale?
La risposta è no, e come abbiamo accennato prima, tutto dipende dagli obiettivi che si intende avere.
Facciamo qualche esempio chiarendo le varie funzioni di ogni singola rete sociale:
- Facebook è una delle più famose. Come funziona? Si può condividere qualcosa, come un contenuto scritto, una grafica, immagine o un video. Sotto questi post è possibile commentare, condividere a propria volta o esprimere una reaction, una reazione emotiva mediante apposite emoji. Si può anche solo che dimostrare apprezzamento mediante i “mi piace”;
- Twitter: è da sempre considerato l’alter ego del Social Blu, e lo ricordiamo soprattutto per essere stato il fondatore degli hashtag. Ha un utilizzo più “giornalistico” e professionale. L’utenza è generalmente composta da lavoratori professionisti che si scambiano idee e informazione e funge mediante la capacità di interagire attraverso i flussi di comunicazione. Più si parla di una cosa, più diventa popolare, questo è il succo;
- Instagram: ormai diventato partner di Facebook in quanto di proprietà del nostro amico Mark, è un social che basa tutta la popolarità dalle immagini e una didascalia che spesso racchiude poche righe. La possibilità di trovare ciò che interessa avviene, anche in questo caso, attraverso gli hashtag, gli inimitabili cancelletti che, in questo caso, possono essere numerosissimi. Qualora si volesse puntare tutto sulle immagini e sul raggiungere un pubblico vasto, questo rappresenta uno strumento giusto. Ma richiede molto tempo, in quanto il successo spesso si ottiene dal quantitativo di post pubblicati.
- Tik Tok: pseudo new entry nel mondo dei social, ha fatto tanto scalpore nonché, talvolta, scandalo. L’utenza media in questo caso è molto giovane e la finalità di questo è quella di creare brevi, brevissime storie che puntino alla creatività e – si dai, possiamo dirlo – all’essere stravaganti.
- Linkedin: la piattaforma professionale per eccellenza. Penso che le aziende che si rispettino, debbano essere qui. A prescindere. Per una questione di immagine e, appunto, professionalità.
- Pinterest: vuoi catalogare all’interno del tuo account una serie di articoli, immagini e idee relative a un determinato settore? Con Pinterest puoi sicuramente fare tutto ciò. Diciamolo, è una meraviglia che, sebbene sia stato reputato per moltissimo tempo poco utile, la realtà è che non se ne può più fare a meno. È un insieme incredibile di ispirazioni, motivazioni e spunti capaci di coinvolgere completamente perché non fornisce soltanto informazioni, ma coinvolge qualsiasi tipo di pubblico, appartenente a ogni fetta del mercato, facendolo sentire appagato nella ricerca. Anche in questo caso, però, la funzionalità e l’indicizzazione non sono semplici da effettuare; è bene rivolgersi a un aiuto esterno per elaborare un piano funzionale.
In definitiva possiamo affermare che la scelta del social network più adatto non è semplice, bisogna identificare il pubblico in target, i propri obiettivi, seguendo un business plan che si rispetti, un calendario editoriale, lo stile dei contenuti e di comunicazione.
Averli tutti porterebbe solo a dover gestire una mole di lavoro enorme, riducendo qualità e consistenza.
L’aiuto di un professionista o web agency è pressoché d’obbligo.
Tu cosa ne pensi?
Come agiresti e quali sono i tuoi dubbi?